Il mito di Adone

Adone, era figlio di Cinira, re di Cipro e sacerdote di Afrodite, e di sua figlia Mirra che, per sfuggire al suo crudele destino di amore passionale per il padre, aveva ottenuto dagli dèi di essere mutata nell'albero della mirra, la pianta araba che stilla lacrime di resina, di un amaro profumo. In primavera, da un albero che si aprì nacque dunque Adone. Afrodite prese il bambino appena nato e teneramente lo amò, e poi lo affidò a Persefone, la regina dell'Erebo, perché lo allevasse. Quando Adone divenne bellissimo adolescente, Afrodite si recò nell'Erebo per riaverlo ma anche Persefone si era affezionata a lui e non volle restituirlo, Zeus allora decise che Adone passasse metà dell'anno nell'Erebo con Persefone e l'altra metà sulla Terra con Afrodite. Un giorno di fine estate, mentre l'avvenente giovane stava sulla Terra a caccia un cinghiale infuriato lo assalì e lo uccise. Afrodite pianse Adone e la sua bella gioventù sfiorita e dalle sue lacrime nacque l'anemone. Il significato di questo mito è chiaro, Adone è la natura che si risveglia in primavera e muore in estate.

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