I miti di Ares




Omero, nell'Iliade, racconta che Ares fu fatto prigioniero e incatenato dai due minacciosi giganti Oto e Efialte, figli di Aloeo, che crescevano di un braccio in larghezza e di una testa in altezza ogni anno. Ares fu incatenato e rinchiuso dentro un vaso di bronzo per tre lunghi mesi, poi fu liberato dalle catane da Hermes.


Ares aveva un figlio degno di lui, Cicno. Il giovane viveva di brigantaggio: si appostava sulle strade e appena passava qualcuno lo assaliva e lo spogliava di ogni bene che avesse; un giorno però passò Ercole e Cicno osò assalirlo ma considerando la forza di Ercole, Cicno fu battuto e ucciso; Ares lo tramutò in cigno.


Alirrozio, figlio di Poseidone, si era innamorato di Alcippe, figlia di Ares e di Aglauro. Il giovane cercava tutte le occasione per vedere e per parlare con la sua amata. Un giorno Ares lo scoprì e crudele come era uccise Alirrozio. Poseidone pretese che Ares venisse giudicato per omicidio dai dodici dèi maggiori dell'Olimpo. Il giudizio avvenne ma Ares fu assolto.


Ares oltre ad essere un dio feroce era anche molto bello, si innamorò di Afrodite, la dea dell'amore e della bellezza, da cui ebbe due figli:Eros e Anteros. La storia degli amore clandestini tra Ares e Afrodite, sposa di Hefesto, ha dato spunto a molti racconti comici e con essa si volle significare che sia in natura sia nell'animo umano sono possibili la composizione e l'equilibrio tra forze contrastanti e addirittura opposte.

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