La nascita dei Miti degli Eroi

I miti degli Eroi nacquero dal culto per i morti. Il culto dei morti deriva da un sentimento di affetto per i cari scomparsi e da una misteriosa intuizione che chiunque è passato per la morte è da essa santificato. Di qui dunque la religione delle tombe e il culto, che tanto in Grecia quanto a Roma, sebbene in diversa forma, ogni famiglia attribuiva al suo capostipite e a tutti i suoi morti, invocandoli in ogni momento lieto o doloroso e per avere il loro aiuto o consiglio. I Romani, ad esempio, concepivano le divinità come incorporee e invisibili e avevano per i morti un culto tutto intimo, di carattere familiare, senza attribuire loro alcun mito. Ogni famiglia aveva il culto del suo capostipite, Lar, e degli altri antenati, Lari, che adoravano insieme ai Penati, divinità che presiedevano all'unione e alla conservazione delle famiglie.
I Greci avevano anche essi il culto degli antenati ma avevano un sentimento della famiglia meno forte di quello dei romani, preferivano la vita all'aperto a quella delle quattro mura domestiche, l'agorà( la piazza) alla casa. In Grecia si sviluppò meno il culto domestico, venne privilegiato quello pubblico e soprattutto si sviluppò la religione dei fondatori di città o di quei defunti che avevano dato alla loro città maggiore gloria con le loro gesta; e questi i Greci chiamavano eroi. Come per gli Dèi, così per gli eroi i Greci attribuirono a questi molti miti, li adoravano come semidei. In ogni città, accanto al culto degli Dèi, si venne formando il culto degli eroi, intorno ai quali la tradizione aveva dato vita a intricatissime leggende.

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