Atena e l'invenzione del flauto


Pallade Atena voleva trovare uno strumento che imitasse il sibilo e il suono lamentoso del vento quando precede l'uragano; prese l'osso cavo di un cervo lo forò con una serie di buchi: soffiando dalla canna, otturando ora un buco ora l'altro, la dea ottenne quello che voleva. Un giorno, mentre stava suonando al cospetto degli altri dèi, si accorse che Afrodite ed Hera sorridevano maliziosamente e pensando che fosse per lei e per la sua invenzione si offese. In realtà le due dee ridevano perché per soffiare nel flauto ad Atena le si gonfiano le gote, era per una questione di estetica. Atena lasciò l'Olimpo arrabbiata e raggiunse un ruscello dove, stanca, si rimise a suonare il suo strumento sulla riva e specchiandosi nell'acqua, capì il motivo di quelle risate e pensò che le due dee, da sempre sue rivali per la bellezza, non avevano tutti i torti. Da quel giorno Atena non suonò più il flauto.

Nessun commento: