Le Càriti


Le Càriti, che i Romani chiamavano Grazie, non si sa di preciso se figlie di Zeus ed Hera, o di Zeus e dell'Oceanina Eurinome*, "colei che regna sugli spazi"; erano le dee della venustà e della vita gioconda e serena. Secondo Esiodo erano tre: Eufrosine, la letizia; Aglaia o Aglea, lo splendore; e Talìa, la prosperità; ma a Sparta se ne veneravano due sole: Cleta e Faenna; ed ad Atene pure due: Auxo, colei che favorisce la crescita, ed Egemone, colei che guida. Vengono solitamente raffigurate mentre ballano, nude o coperte da veli; come simboli avevano gli strumenti musicali e i rami di mirto e di rose.







*nella mitologia greca molte divinità portano il nome di Eurinome; Eurinome ninfa del gruppo delle Oceanine, figlia del due titani Oceano e Teti, sarebbe stata la terza moglie di Zeus da cui nacquero le Càriti; Eurinome, figlia di Apollo; Eurinome divinità degli inferi divoratrice delle carni dei morti.

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