Minosse, Radamanto, Eaco e Trittolemo(Demofoonte)

Erano i quattro mortali che, per il loro senso di giustizia e per i loro meriti, erano stati fatti immortali e messi a giudicare le anime dei defunti.

Minosse, era l'antico re di Creta, figlio di Zeus e di Europa, insieme a Radamanto e Sarpedonte, sposo di Pasifae. In seguito alla morte del re Asterione, suocero di Minosse, egli costruì un altare a Poseidone in riva al mare, per dimostrare il suo diritto alla successione al trono. Minosse pregò Poseidone di inviargli un toro per il sacrificio ed il dio lo esaudì. Ma Minosse non sacrificò l'animale, poiché era molto bello. Poseidone, adirato, fece innamorare del toro Pasifae. Da questa unione nacque il Minotauro, mezzo uomo e mezzo toro. Minosse incaricò dunque Dedalo di costruire un Labirinto in cui nascondere il mostro. Minosse ebbe otto figli: Catreo, Deucalione, Glauco, Androgeo, Acalla, Senodice, Arianna, Fedra.

Radamanto, fratello di Minosse, Secondo la mitologia greca, avendo ucciso suo fratello, si recò nella Beozia, dove sposò Alcmena, vedova di Anfitrione e si meritò la reputazione di legislatore sapientissimo. Quando gli antichi volevano esprimere un giudizio giusto, quantunque severo, lo chiamavano "giudizio di Radamanto", proprio a significare la sua grande equità. Nel Tartaro esso inquisiva sui delitti e li puniva, obbligava i colpevoli a rivelare gli errori della loro vita ed a confessare i delitti la cui espiazione doveva avvenire dopo la morte. Radamantini erano i giuramenti che si facevano invocando a testimoni animali o cose inanimate.

Eaco, era figlio di Zeus, tramutatosi in aquila si accoppiò alla ninfa Egina; fu re dei Mirmidoni, molto caro agli dèi per la sua pietà e per la dolcezza del suo carattere. Eaco in seguito sposò Endeide, figlia di Chirone e di Carìclo, da cui ebbe due figli: Telamone e Peleo, il padre di Achille. Eaco ebbe un ulteriore figlio dall'unione con la ninfa Psamate, una delle figlie di Nereo, che per sfuggirgli si trasformò in foca, ma lui si unì lo stesso a lei e nacque un figlio chiamato Foco. In seguito Telamone, geloso del fratellastro Foco, lo uccise e lo seppellì con l’aiuto del fratello Peleo. Quando Eaco scoprì il fatto, cacciò entrambi i figli dall’isola.

Trittolemo o Demofoonte, era figlio di Celeo e di Metanira, regnanti degli Eleusi. Fu allevato dalla dea Demetra che decise di renderlo immortale per riconoscenza verso i genitori di lui che la stavano accogliendo con dovizia nonostante le sue mentite spoglie di vecchia signora.
Ogni giorno lo cospargeva d'ambrosia ed ogni notte lo poneva sul fuoco per espellere ogni residuo di mortalità. Una notte la regina scoprì i riti e gridò per l'orrore, fu allora che la dea si fece riconoscere e tranquillizzò la donna. Alla fine Trittolemo non divenne immortale, ma Demetra, per riconoscenza, garantì onore eterno alla città e rivelò ai cittadini i misteri della terra e della coltura del frumento.

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