Leda e il cigno


Leda era l'affascinante regina di Sparta, figlia di Testio. Era stata sposa di Tindaro re di Sparta, e da lui aveva avuto due figlie: Clitennestra, che fu poi moglie di Agamennone e di Egisto, ed Elena, per la cui bellezza avvenne la guerra di Troia. Zeus se ne innamorò e per poterla vedere scese dal cielo e raggiunse la vetta del monte Taigeto. Mentre Leda dormiva sulle sponde di un laghetto, fu svegliata dallo starnazzare delle ali di un candidissimo cigno; intorno c'era profumo d'ambrosia che la stordiva e il cigno col suo collo sinuoso amorosamente accarezzò il suo viso, i suoi capelli e le sue braccia. Era Zeus che per avvicinarla si tramutò in cigno e appena la giovane regina si svegliò, si fece riconoscere e le preannunciò che dal loro amore sarebbero nati due gemelli, i Diòscuri: Càstore, gran domatore di cavalli, e Pollùce, invincibile pugile. Tutti e due sarebbero stati a difesa del paese e guida dei marinai, che consideravano come segno della loro protezione il fuoco di Sant'Elmo. Siccome Càstore era mortale e Pollùce immortale, quest'ultimo voleva essere mortale per amore del fratello. Zeus, impietosito, stabilì che ognuno di essi abitasse un giorno, vivo, sull'Olimpo e il giorno dopo, morto, nell'Erebo, dandosi cosi il cambio.

1 commento:

fabio comella ha detto...

Rapprensetato un pò ovunque è uno dei mosaici che mi piace mostrare nelle mie visite a Pompei :)