Teseo arrivò finalmente ad Atene dove fu accolto molto bene dal re Egeo il quale, organizzò un banchetto in onore del suo ospite. Nel frattempo accadde qualcosa che cambiò la benevola disposizione del re verso l'ospite tanto gradito.
Egeo aveva sposato la maga Medea, fuggita da Iolco ad Atene, approfittando del grande ascendente che aveva sul marito, governava tirannicamente, in nome suo, il paese. Quando a corte arrivò questo giovane bello e intelligente, temette che l'ospite potesse nuocere ai suoi perfidi disegni, e insinuò ad Egeo che Teseo era venuto ad Atene per ucciderlo e usurpargli il trono, come avevano predetto le sue arti magiche. Egeo, succubo della maliarda, le credette e durante il banchetto offrì a Teseo una coppa di vino avvelanato. Nel momento del brindisi, nell'atto di alzarsi, la spada di Teseo urtò contro il tavolo e gli occhi di tutti caddero sull'elsa della spada. Egeo riconobbe l'elsa e capì che quel giovane era Teseo, suo figlio, con una manata fece cadere la coppa di vino e lo abbracciò. Avendo compreso la malvagità di Medea, cacciò la sua sposa da Atene.
La perfida donna ritornò nel suo paese, nella lontana Colchide portando con sè il figlio avuto da Egeo: Medos, che sarà l'eroe da cui prenderà nome la popolazione dei Medi.
Teseo fu messo dal padre a regnare il suo popolo. Poco dopo, gli ambasciatori di Minosse arrivati da Creta, presero in consegna i sette giovani e le sette fanciulle che periodicamente(ogni anno oppure ogni nove anni, secondo versioni diverse) dovevano essere mandate ad Atene per essere date in pasto al Minotauro. Teseo ignaro di tutto volle sapere la triste storia del Minotauro.
Egeo aveva sposato la maga Medea, fuggita da Iolco ad Atene, approfittando del grande ascendente che aveva sul marito, governava tirannicamente, in nome suo, il paese. Quando a corte arrivò questo giovane bello e intelligente, temette che l'ospite potesse nuocere ai suoi perfidi disegni, e insinuò ad Egeo che Teseo era venuto ad Atene per ucciderlo e usurpargli il trono, come avevano predetto le sue arti magiche. Egeo, succubo della maliarda, le credette e durante il banchetto offrì a Teseo una coppa di vino avvelanato. Nel momento del brindisi, nell'atto di alzarsi, la spada di Teseo urtò contro il tavolo e gli occhi di tutti caddero sull'elsa della spada. Egeo riconobbe l'elsa e capì che quel giovane era Teseo, suo figlio, con una manata fece cadere la coppa di vino e lo abbracciò. Avendo compreso la malvagità di Medea, cacciò la sua sposa da Atene.
La perfida donna ritornò nel suo paese, nella lontana Colchide portando con sè il figlio avuto da Egeo: Medos, che sarà l'eroe da cui prenderà nome la popolazione dei Medi.
Teseo fu messo dal padre a regnare il suo popolo. Poco dopo, gli ambasciatori di Minosse arrivati da Creta, presero in consegna i sette giovani e le sette fanciulle che periodicamente(ogni anno oppure ogni nove anni, secondo versioni diverse) dovevano essere mandate ad Atene per essere date in pasto al Minotauro. Teseo ignaro di tutto volle sapere la triste storia del Minotauro.
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