Teseo, Arianna e il Minotauro(parte II)


Arianna diede a Teseo il filo e le indicazione che le aveva suggerito Dedalo per combattere il Minotauro. L'eroe si incamminò insieme ai quattordici giovani per i corridoi e le stanze del Labirinto, girò e rigirò nelle tortuosità, passando dalla penombra al buio fitto quando a un tratto si trovò difronte al Minotauro. Teseo non gli diede l'opportunità di saltargli addosso che lo infilzò nelle corna, e rapidamente gli diede un colpo in testa con la mazza che si era portato, facendolo crollare a terra morto. Una volta eliminato il mostro, Teseo e gli altri ostaggi riaggomitolarono il filo di Arianna e in pochi minuti riuscirono ad uscire dal Labirinto, e insieme alla giovane fanciulla si imbarcarono per fare ritorno ad Atene. L'ingrato Teseo nel frattempo, si pentì della promessa di nozze fatta alla bella Arianna e per liberarsene, approfittò della sosta a Nasso, dove la giovane si era addormentata sulla spiaggia e senza svegliarla salì sulla nave e riprese il suo viaggio, abbandonandola. Come si legge nel mito di Dioniso, la giovane e bella Arianna fu abbandonata per poco perchè infatti, il dio Dioniso la trova sulla spiaggia, mentre piange, la consola e se la sposa.
La slealtà di Teseo fu punita, il giovane era talmente contento di essere riuscito nell'impresa che aveva dimenticato di cambiare la bandiera da nera a bianca, come aveva promesso al padre. Il buon re quando vide la nave di ritorno con la bandiera nera, pensò che il figlio fosse morte e si precipitò nel mare, che da quel momento prese il suo nome: mar Egeo.

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