La triste sorte di Edipo


Dopo molto tempo a Tebe scoppiò una terribile pestilenza; fu interrogato l'oracolo che predisse che tutto sarebbe finito quando il colpevole dell'uccisione di Laio fosse cacciato dalla città. Edipo, a cui stava molto a cuore la sorte del popolo, ordina una severa inchiesta, e si occupa della ricerca del colpevole in prima persona, tanto è che interroga l'indovino Tiresia. Tiresia svela ad Edipo che fu proprio lui ad uccidere Laio, che era suo padre e che aveva sposato la vedova di Laio, sua madre. Dall'orrore di queste parole, dalla vergogna Edipo si strappa gli occhi; Giocasta dalla disperazione e disonore si impicca. I figli Eteocle e Polinice, rinnegano il padre e ogni sentimento di pietà, cacciando il re dalla città; l'unica a rimanere accanto al padre fu Antigone che coraggiosamente accompagna il padre nel suo vagabondare. Schivato da tutti, Edipo arriva nell'Attica, a Colono, dove nel bosco sacro alle Eumenidi, le dee che puniscono il parricido, trova in modo misterioso la morte e la tanto desiderata pace.

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