La guerra fratricida

Adrasto, arrivato davanti la città di tebe assegnò a ognuno dei sette capitani una delle sette porte della città, così subito pose l'assedio, attaccando e scatenando una guerra piena di sangue. Il profeta Anfiarao aveva predetto che tutti i principi che prendevano parte alla guerra sarebbero morti ad eccezione di Adrasto; il profeta non sbagliò, in un assalto alla città Capaneo salito sulle mura urlò così tanto da scatenera la furia di Zeus che lo fulminò con un suo fulmine facendolo precipitare e morire; come lui mano mano gli altri principi morirono durante la guerra, alla fine rimasero solo Adrasto e Polinice. La guerra durava già da tempo e gli abitanti delle due città si accordarono di farla finire con un duello all'ultimo sangue tra i due fratelli; dei due non rimase in vita nemmeno uno.


Adrasto diede ordine di ritirata. Tebe era libera ma non aveva più un re. Creonte assunse la sovranità e ordinò di donare degna sepoltura ad Eteocle mentre vietò ogni rito funebre per Polinice che aveva portato solo guerra e sangue. Antigone divenne in quell'occasione anche eroina dell'amor fraterno e non potendo lasciare che le belve divorassero il corpo di Polinice, coprì di terra le spoglie del fratello. Messa in prigione la giovane si impiccò. Emone, figlio di Creonte, innamorato di Antigone perdette il senno e si uccise accanto al cadavere di lei.

A questa prima guerra contro Tebe ne seguì un'altra, dieci anni dopo, che fu chiamata la Guerra degli Epigoni, cioè dei discendenti. Adrasto unico scampato alla prima guerra, organizzò un nuovo esercito per avere una rivincita, a capo dell'esercito mise altri sette principi: il proprio figlio Egialeo, e i figli dei sei principi morti nella prima guerra, Alcmeone, figlio di Anfiarao; Diomede, figlio di Tideo; Promaco, figlio di Partenopeo; Stenelo, figlio di Capaneo; Tersandro, figlio di Polinice; Eurialo, figlio di Ippomedonte. Il condottiero della città di Tebe, invece, era Laodamante, figlio di Eteocle, che morì in un combattimento. Questa volta l'impresa riuscì e Tebe fu presa, a capo di essa salì Tersandro, figlio di Polinice.

1 commento:

Anonimo ha detto...

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